Capricorno

Simbologia

Mitologia

Psicologia

Anatomia e salute

Archetipo

Aspetti evolutivi

Astronomia

Personaggi

Riepilogo

 

Simbologia

Il segno che inaugura la stagione invernale è il Capricorno: ha avvio il giorno del Solstizio d’Inverno, il giorno più corto dell’anno, il momento in cui le Tenebre prevalgono sulla Luce, il Sole è al suo minimo, come potenza, come visibilità. Non a caso il pianeta che governa il segno è Saturno, che nell’antichità era conosciuto come l’ultimo pianeta del sistema solare, il più lontano, la “nemesi” del Sole: il Grande Malefico, il Signore del Karma, il pianeta della rinuncia, della morte, della vecchiaia, freddo, lontano, tagliente (con i suoi anelli).

Ma Saturno non è associato solo a valori negativi, anzi, nell’antica Roma dal 17 al 23 Dicembre si festeggiavano i Saturnali, i giorni dedicati a Saturno, in cui si riviveva quella mitica Età dell’Oro dell’umanità, in cui –sotto il governo proprio di Saturno (legge, ordine, struttura)- tutti gli uomini erano uguali, non dovevano lavorare o faticare, ma in armonia con la natura e tra di loro, potevano dedicarsi alle arti e all’amore. Questa feste precedeva la festa del Dies Natalis Solis Invicti, il 25 Dicembre, che corrispondeva al momento in cui, dopo i tre giorni di stasi (sol-stizio, “sole fermo”) nel punto più basso dell’orizzonte, il Sole riprendeva forza, energia e vita, tornando a risalire. Il “nostro” Natale mette assieme i Saturnali, il Sol Invictus e anche i Sigillaria (festa dedicata ai bambini, e caratterizzata dallo scambio di doni), e si festeggia nella stagione del Capricorno, che contiene in sé quindi anche un significato profondo di successo, abbondanza e ricchezza.


La giovinezza di Bacco, di William-Adolphe Bouguereau, 1884

 

Corrisponde infatti al rilancio della vita a un livello superiore: è il momento più difficile dell’anno, inizia il pieno inverno, e nella natura, gli animali che non sono emigrati (Sagittario), o sono in letargo o devono mostrarsi più forti e coriacei della rigidità, del freddo e della mancanza di cibo.

Il Capricorno non si arrende mai, non si perde d’animo, ma con tenacia, determinazione e grande senso pratico riesce a sopravvivere.Per riuscire nell’impresa occorre una grande disciplina interiore (Saturno in domicilio), unita a un grande senso pratico (Urano), in modo da esprimere al massimo la propria forza e vitalità (Marte in esaltazione). Non c’è traccia di femminilità, nel Capricorno, la Luna è in esilio, Venere in caduta, non è il momento della delicatezza e dell’apertura, del piacere e del calore.

Sul rovescio dei denari romani dell'epoca imperiale è incisa l’immagine del Capricorno che governa il mondo come rappresentazione dell'imperatore Augusto stesso, e ad indicare l’abbondanza e la ricchezza raggiunte dalla civiltà romana al suo apice.


Il dettaglio di una moneta romana raffigurante Ottaviano Augusto e il Capricorno che regge il mondo

Il capricorno nella sua raffigurazione astratta è un animale mitologico (interamente caprino, molto spesso metà capra metà pesce), ma nella realtà esiste, seppur in un ristretto numero di esemplari e specie: assieme al camoscio, alla capra delle nevi e al goral, appartiene alla tribù dei Rupicaprini. Molto simile al goral, il capricorno (noto anche come sirau), è alto circa un metro e pesa fino a 90 kg, vive in zone rocciose ed è un buon arrampicatore; tuttavia, è meno agile del goral date le sue maggiori dimensioni, e preferisce ambienti umidi. Ambedue questi Caprini sono stati trovati nelle montagne del Sichuan, in Cina, dove abitano le umide gole con piccoli corsi d'acqua a 3–4000 m. Qui il terreno è scosceso, ma vi è ancora boscaglia fitta o foresta, o giungla di bambù. Sono state classificate quattro specie “continentali” di capricorno (vivono in una zona compresa tra Sumatra e l'Himalaya, il Sichuan e le pianure della Cina meridionale) e due specie “insulari” (in Giappone e a Taiwan).

 
Un tipo di capricorno e il sirau giapponese

Diversamente dai goral, che si aggirano in piccoli greggi, i capricorni continentali sono animali solitari. Ciascun capricorno sembra disporre di un piccolo territorio e quattro o cinque di essi si dividono tra loro il versante di una collina; sono molto attivi e, analogamente a molti altri mammiferi di quella regione, si alimentano soprattutto all'alba e al crepuscolo, giacendo al coperto durante le ore calde della giornata.

A livello grafico, il simbolo del capricorno (pare sia di origine egizia o caldea) richiama la figura mitologica composta per metà da una capra rampante e per l’altra metà dalla coda attorcigliata di un pesce, a rappresentare le due forme evolutive del segno, più materiale e diretta verso l’alto la capra, più spirituale e diretta verso l’interno il pesce. 

Mitologia

Al segno del Capricorno sono legati vari miti dell’antichità: oltre ai miti classici dell’antica Grecia, vale la pena ricordare un episodio della mitologia sumera e riguardante il dio Ninurta, che corrispondeva a Saturno e Marte assieme. In un racconto in particolare, Ninurta si offre volontario per riprendere le Tavole del Destino rubate dal drago Zu al loro custode Enlil (il dio del Cielo): per combattere il drago di terra Zu e contemporaneamente un drago marino, Ninurta si trasforma in un essere per metà capra e per metà pesce, riuscendo nell’impresa di recuperare le Tavole e divenendone così il nuovo custode.

 

Sul versante ellenico antico, il mito delle origini riguardante Crono (Saturno) e Zeus viene associato al Capricorno per via della capra Amaltea. Crono (il Tempo) era figlio di Urano (il Cielo) e Gea (o Gaia, la Terra), l’ultimo dei dodici titani, colui che permette in realtà ai suoi fratelli di venire al mondo, dal momento che Urano, sapendo che uno dei suoi figli lo avrebbe spodestato, ricacciava i figli nel ventre della loro madre. Con l’aiuto della madre, che gli consegna una falce dentata, Crono evira il padre, permette ai Titani, ai Ciclopi e ai Centimani di uscire dal ventre di Gea e causa la nascita di Afrodite, generata dal sangue di Urano caduto mare. A sua volta Crono si unisce alla sorella Rea, e genera le proto-divinità olimpiche: Estia, Demetra, Era, Ade, Poseidone e Zeus. Tutta via anche Crono sarebbe stato spodestato da uno dei suoi  figli, quindi li mangiava direttamente non appena nascevano. Quando nacque Zeus, la madre Rea diede da mangiare a Crono una pietra, e nascose il bambino sull’isola di Creta, in una grotta sul monte Ida, affidandolo alle cure delle ninfe, che lo allevarono con il latte della capra Amaltea, e con miele e melissa. Si narra poi che un giorno Amaltea si ruppe un corno contro una roccia: Zeus lo raccolse e lo usò per elargire frutti e miele alle ninfe, e così nacque la "Cornucopia" il corno dell'abbondanza.

 
La capra Amaltea nutre Giove in un dipinto e in una statua del Bernini

 

Proseguendo il mito di Crono e Zeus, incontriamo un altro accostamento al segno del Capricorno: quando il mostruoso Tifone (o Tifeo), un essere spaventoso (padre della Sfinge, di Cerbero, della Chimera e dell’Idra di Lerna) si scatenò contro le divinità dell’Olimpo, tutti gli dei fuggirono spaventati, trasformandosi in animali. Zeus si tramutò in ariete, Afrodite in pesce, Apollo in corvo, Dioniso in capra, Hera in una mucca bianca, Artemide in un gatto, Ares in un cinghiale, Ermes in un ibis. Pan, in preda al terrore e all’indecisione, si trasformò per metà in capra, per fuggire sui monti, per metà in pesce, per fuggire nelle acque. 

 


Zeus affronta il mostruoso Tifone

Psicologia

La psicologia del Capricorno sembrerebbe molto semplice da interpretare: lavoro, lavoro, lavoro. È un segno che infatti viene associato auna personalità tenace, testarda, caparbia, determinata nel raggiungere l’obiettivo prefissato con una tempra inflessibile e inamovibile. Comunemente ritenuto ambizioso, il realtà per il Capricorno l’importante è fare le cose con uno scopo ben preciso e magari anche di lungo periodo. Purché ci sia e sia chiaro: fare le cose a caso, o senza una logica è inammissibile, affidarsi alla fortuna tanto meno, dal momento che “homo faber fortunae suae”.

Di poche parole, talvolta rude o sbrigativo, il Capricorno non ama molto la compagnia, preferisce ritirarsi in solitudine, e soprattutto non esporsi emotivamente o affettivamente.  Essenziale, sobrio, ponderato, non ama perdere tempo o che gli si faccia perdere tempo. Pertanto lavora con efficienza massima, non sprecando risorse e non badando troppo ai dettagli superficiali, o perdendosi in fronzoli.

Per il Capricorno esprimere i sentimenti o farsi travolgere dalle emozioni è molto difficile, ed è l’esperienza più terribile e destabilizzante: nelle relazioni rischiano infatti di allentarsi i fortissimi freni inibitori che sono il suo strumento inconscio di sopravvivenza.

Consapevole dell’alto livello di selezione che utilizza, e della pazienza che richiede anche agli altri, il Capricorno più degli altri segni gode della meritocrazia, sa che tutto è possibile ma che c’è un prezzo da pagare, che il lavoro è fatica, che la vita non è un gioco, che le regole valgono per tutti: "Dura lex, sed lex". 

Coerentemente con la solida roccia su cui si arrampica, il Capricorno non è certo una personalità morbida o malleabile: è molto difficile fargli cambiare idea, vorrebbe dire modificare un intero sistema di valori e di riferimenti. 

Anatomia e salute

Il segno del Capricorno è collegato anatomicamente al sistema osseo: lo scheletro e le ossa d’altra parte sono la struttura (Saturno) che regge il corpo, e riflette la rigidità, la robustezza, e la stabilità del carattere e normalmente della salute del segno (e la sua longevità).

Il punto debole di somatizzazione del segno sono quindi disturbi reumatici, artrosi, dolori alle articolazioni (gomiti e ginocchia, in particolare), ma anche problemi ai denti e alla schiena (scoliosi).

 

Archetipo

L’archetipo collegato al segno del Carpicorno è l’Orfano, ovvero quella parte della nostra psiche che adempie al prezioso e fondamentale compito di raggiungere l’indipendenza e l’autonomia. La rabbia e la ribellione adolescenziale sono gli aspetti più dolorosi e oscuri dell’Orfano, che si sente separato, incompreso, solo e diverso e reagisce “contro” qualcosa, rischiando di identificarsi con il ruolo del “bastian contrario”, del ribelle, dell’outsider.

Il lavoro è quindi un elemento fondamentale per l’Orfano, assieme al senso del dovere, all’ingegnosità e alla buona volontà.

 

Aspetti evolutivi

Il Capricorno è un segno di Terra, quindi va molto d’accordo con Toro e Vergine (con cui fa aspetto di trigono).

È opposto invece all’altro segno d’Acqua, il Cancro: questo aspetto riflette la contrapposizione tra Padre e Madre, carriera e famiglia (che è il tema della IV e X Casa); il Capricorno fa un’enorme fatica a entrare emozionalmente e sentimentalmente in contatto con il lavoro o con il progetto che sta realizzando. Per quanto ne sia preso e coinvolto, e disposto a dare energia e impegno, non riesce a entrare in profondità, a farsi coinvolgere emotivamente. Il conflitto interiore entra nel territorio delicato della responsabilità come genitore, perché alla fine un progetto è come un figlio, e anche un figlio è un progetto, e occorre il giusto equilibrio tra un legame empatico e ombelicale, e il distacco professionale.

 

Astronomia

La costellazione del Capricorno è una delle più antiche che siano state definite, forse la più antica, nonostante sia composta da stelle non molto brillanti (come l’opposta del Cancro): queste due costellazioni vengono inoltre attraversate dall’Eclittica nei due momenti estremi di angolazione dell’asse terrestre. Sul nostro pianeta questo dato astronomico si riflette nella definizione dei due Tropici, chiamati appunto del Cancro e del Capricorno, che corrispondono al limite a cui la perpendicolarità dei raggi del Sole arrivano sulla superficie terrestre. Per questo nell’antichità il Capricorno era considerato dai filosofi platonici il Cancello Nord del Sole e il Cancro il Cancello Sud; a livello esoterico si riteneva che le anime che scendevano dal cielo per reincarnarsi sulla Terra passavano dal celeste cancello del Cancro e che, una volta compiuto il loro ciclo vitale, ritornavano al cielo attraverso il cancello del Capricorno.

Gli antichi Sumeri chiamavano la costellazione Suhur-Mash-Ha (“il pesce-capra”), mentre ai Greci era nota come Egocero (“capra cornuta”); le sue stelle hanno nomi arabi, a partire da Algedi (“il capretto”), Deneb Algedi (“coda di capretto”), Dabih  e Nashira (“la fortunata”). Una curiosità interessante anche dal punto di vista simbolico/astrologico: il pianeta Nettuno fu scoperto il 23 settembre 1846 vicino a Deneb Algedi, proprio nella costellazione del Capricorno, grazie alle osservazioni dell'astronomo tedesco Johann Galle, su indicazione del matematico Urbain Le Verrier.

Personaggi

       

Per le sue eccellenti doti di leadership, successo e concretezza, non mancano certo i personaggi del Capricorno tra le personalità eminenti dei più diversi settori, a partire da Giovanna d'Arco (6 gennaio 1412), il papa Borgia Alessandro VI (1 gennaio 1431), Lorenzo de' Medici detto il Magnifico (1 gennaio 1449), i discussi Mao Tse-Tung (26 dicembre 1893), il dittatore cubano Batista (16 gennaio 1901), Richard Nixon (9 gennaio 1913), Giulio Andreotti (14 gennaio 1919), Re Juan Carlos I (5 gennaio 1938). Tra i personaggi celebri ricordiamo il gangster Al Capone (17 gennaio 1899) e l’eccentrico miliardario Howard Hughes (24 dicembre 1905), ma anche il grande idealista Martin Luther King (15 gennaio 1929), il mistico Paramahansa Yogananda (5 gennaio 1893) e Daisaku Ikeda (2 Gennaio 1928).

Molto deve il mondo della scienza ai Capricorno Keplero (27 dicembre 1571), Isaac Newton (25 dicembre 1642), Benjamin Franklin (17 gennaio 1706), Louis Pasteur (27 dicembre 1822), Stephen Hawking (8 gennaio 1942). Tra gli scrittori si incontrano autori dalle vena prolifica, a partire da Marco Tullio Cicerone (3 gennaio 106 a.C.) a Molière (14 gennaio 1622), Charles Perrault (12 gennaio 1628), Vittorio Alfieri (16 gennaio 1749), Edgar Allan Poe (19 gennaio 1809), Rudyard Kipling (30 dicembre 1865), Jack London (12 gennaio 1876), Giovanni Pascoli (31 dicembre 1885), Henry Miller (26 dicembre 1891), J.R.R. Tolkien (3 gennaio 1892), Simone de Beauvoir (9 gennaio 1908), J. D. Salinger (1 gennaio 1919), Isaac Asimov (2 gennaio 1920), Stan Lee (28 dicembre 1922), Carlos Castaneda (25 dicembre 1925), Umberto Eco (5 gennaio 1932), Wilbur Smith (9 gennaio 1933), Nicholas Sparks (31 dicembre 1965) e Stephenie Meyer (24 dicembre 1973).

Tra gli artisti ricordiamo Paul Cézanne (19 gennaio 1839), Henri Matisse (31 dicembre 1869) Gustavo Dorè (6 gennaio 1832) e per la musica i compositori Giacomo Puccini (22 dicembre 1858) e Ryuichi Sakamoto (17 gennaio 1952), i cantanti Claudio Villa (1 gennaio 1926), Paolo Conte (6 gennaio 1937), Donna Summer (31 dicembre 1948), Annie Lennox (5 dicembre 1954), Elvis Presley (8 gennaio 1935), Adriano Celentano (6 gennaio 1938), Joan Baez (9 gennaio 1941), John Denver (31 dicembre 1943), Rod Stewart (10 gennaio 1945), Patty Smith (30 dicembre 1946), David Bowie (8 gennaio 1947), Cristiano De André (29 dicembre 1962), Jamiroquai (30 dicembre 1969), Ricky Martin (24 dicembre 1971).

Grandi registi del Capricorno sono Dino Risi (23 dicembre 1916), Federico Fellini (20 gennaio 1920), Sergio Leone (3 gennaio 1929), Hayao Miyazaki (5 gennaio 1941), John Carpenter (16 gennaio 1948), Steven Soderbergh (14 gennaio 1963), mentre tra gli attori e le attrici ricordiamo Humphrey Bogart (25 dicembre 1899), Marlene Dietrich (27 dicembre 1901), Cary Grant (18 gennaio 1904), Ava Gardner (24 dicembre 1922), Paolo Villaggio (30 dicembre 1932), Anthony Hopkins (31 dicembre 1937), Diane Keaton (5 gennaio 1946), Edwige Fenech (24 dicembre 1948), Gérard Depardieu (27 dicembre 1948), Denzel Washington (28 dicembre 1954), Rowan Atkinson (8 gennaio 1955), Kevin Costner (18 gennaio 1955), Mel Gibson (3 gennaio 1956), Margherita Buy (15 gennaio 1962), Jim Carrey (17 gennaio 1962), Nicolas Cage (7 gennaio 1964), Jude Law (29 dicembre 1972), Bradley Cooper (5 gennaio 1975).

       
 

 

 

CAPRICORNO

capricorno

dal 22 Dicembre al 20 Gennaio
segno di Terra, Cardinale
 

Archetipo Orfano
Domicilio Primario Saturno
Domicilio Base Urano
Esaltazione Marte
Esilio Luna
Caduta Venere
Parole Chiave Tenacia, pazienza, costanza, organizzazione mentale, lucidità, durezza, rigidità, razionalità difensiva, controllo, introversione, amore della solitudine, ambizione, avarizia
Simbologia Stagionale La stasi invernale
Azione Io domino e comando
Colore Marrone, Grigio scuro, Nero
Metallo Piombo, Argento
Pietre Cristallo Ialino, Ossidiana nera, Rubino, Onice,Tormalina, Opale nero, Ambra, Giada, Ematite, Perla scura, Agata verde
Numero 10
Giorno Sabato
Piante Frassino, Mirra, Farfaro, Cicuta, Giusquiamo, Belladonna, Papavero nero, Caprifoglio, Amaranto

 

 

 

I Segni Zodiacali

 


Ariete

 

 

Contatti

 

Seguici su Facebook