ΓΝΩΘΙ ΣΕΑΥΤΟΝ
Ti avverto, chiunque tu sia.
O tu che desideri sondare gli arcani della Natura,
se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi
non potrai trovarlo nemmeno fuori.
Se ignori le meraviglie della tua casa,
come pretendi di trovare altre meraviglie?
In te si trova occulto il Tesoro degli Dèi.
O Uomo, conosci te stesso
e conoscerai l’Universo e gli Dèi.
Iscrizione all’ingresso dell’Oracolo di Apollo, a Delfi
Basta alzare gli occhi al cielo in una notte limpida per renderci conto che siamo circondati dal mistero, dall’ignoto, da qualcosa di così immenso che travalica i limiti della nostra comprensione.
La maggior parte delle stelle che vediamo brillare si trova a distanze così inconcepibili che abbiamo dovuto inventare la misura “anno luce” per tentare di misurarle, e sappiamo che viaggiando alla vertiginosa velocità di 300.000 km/s, impiegheremmo migliaia di anni per raggiungerle. Le stelle che fanno parte della nostra galassia sono centinaia di miliardi, e centinaia di miliardi di galassie formano l’Universo, e si pensa che gli universi possibili siano altrettanto numerosi (teoria del Multiverso).
L’Universo, poi, non è solo spazio, è anche movimento: per quanto dal nostro punto di osservazione potremmo avere la sensazione di una sorta di immobilità e continuità dei fenomeni celesti, questo in realtà dipende dalle enormi distanze che intercorrono tra la Terra e i vari pianeti che compongono il Sistema solare e tra questo e le stelle e le galassie che formano l’universo.
Il discorso sulle stelle
Un buon modo per comprendere chi siamo, da dove veniamo, dove stiamo andando e perché, ci è fornito proprio dall’astrologia: dal greco ástron, “stella” e lógos, “discorso, studio”, significa “discorso sulle stelle” e consiste di tutta una serie di osservazioni, studi e interpretazioni che riguardano i corpi celesti che fanno parte del Sistema solare, della galassia e dell’universo e la loro influenza sugli eventi terrestri, sulla natura dell’uomo e della vita sul nostro pianeta.
Le più recenti scoperte archeologiche dimostrano che pressoché tutti i popoli primitivi osservavano il cielo notturno e stellato per trarne informazioni e per potersi orientare nella loro vita quotidiana: dalla conformazione dei monoliti di Stonehenge (che rispecchia il Sistema solare), alla configurazione delle piramidi egizie, maya, azteche e dai moltissimi reperti rinvenuti nei più disparati siti archeologici del mondo, possiamo avere la conferma di come i nostri progenitori conoscessero già (anche in maniera sorprendentemente esatta) i movimenti celesti degli astri.
La moderna branca dell’archeoastronomia o astroarcheologia (che trae origine dalle intuizioni e dal lavoro di Norman Lockyer) si occupa dello studio e della ricostruzione delle conoscenze dei popoli antichi, dimostrando come già nel periodo Paleolitico esistessero forme di misurazione del tempo lunare (la Venere di Laussel, datata 23.000 anni a.C., è una statua che raffigura la dea con in mano un disco diviso in 13 sezioni, i mesi lunari) e a partire dal Neolitico, con l’introduzione dell’agricoltura, siano stati definiti i primi calendari antichi.
La nascita degli dèi
Presso le antiche culture, le forze della natura erano personificate in numerosi dèi e dee che abitavano il cielo, la terra, il mare, i fiumi, le foreste, alla cui volontà venivano attribuite le varie manifestazioni, ora terribili e distruttive come uragani, maremoti e terremoti, ora funzionali alla vita e all’agricoltura come le stagioni, i cicli lunari, le cicliche inondazioni del Nilo, ora sublimi come l’amore, la filosofia, l’arte, la musica, la poesia.
Queste divinità furono da tempo immemorabile proiettate nel cielo, e divennero protagoniste delle vicende umane; le loro storie divennero miti e leggende che cominciarono a popolare le buie notti dell’umanità, dando origine a quella che noi oggi conosciamo come astrologia.
I miti sulla Creazione ci mettono in contatto con la vastità dell’universo così come veniva percepita e spiegata in assenza di conoscenze scientifiche avanzate come quelle di cui disponiamo oggi: curiosamente la differenza non è così significativa, anzi, sembra che fisica quantistica e astrofisica sostengano e dimostrino la correttezza e coerenza delle intuizioni degli antichi saggi.
Il Tema Natale o Carta del Cielo
Il Tema Natale corrisponde all’immagine del cielo colto nell’attimo della nostra nascita: è la rappresentazione della risonanza tra il macrocosmo e il microcosmo individuale, è un ponte fra la prospettiva terrestre (le Case) e quella stellare (i Segni zodiacali) su cui transitano i Pianeti.
Il Tema Natale è una mappa stellare che ci aiuta a orientarci nell’Universo degli eventi, un manuale galattico di istruzioni per comprendere come funzioniamo a livello individuale e collettivo, un vero e proprio stargate, una finestra spalancata sull’universo, un portale che ci mette in connessione con le energie veicolate dalle galassie, dalle stelle, dai pianeti attraverso la loro luce, il loro movimento, la loro presenza fisica ed energetica e ci permette di trascendere la dimensione fisica terrestre per ricongiungerci ai Creatori.
Quando guardiamo il Tema Natale, non stiamo solo “viaggiando” nello spazio, ma stiamo anche “viaggiando nel tempo” ci stiamo connettendo con tutto quello che è accaduto, dentro e fuori di noi, dal momento della nostra nascita a oggi. E, in tutti questi anni, di strada ne abbiamo fatta veramente tanta, considerando che, come abbiamo visto, viaggiamo tutti a una velocità di svariati milioni di chilometri all’ora…
È straordinariamente interessante, semplice e sconvolgente allo stesso tempo, avere a disposizione uno strumento di indagine così perfettamente olistico e sincronico.
Il Tema Natale ovviamente non si occupa della parte visibile e tangibile della realtà, ma di quella invisibile e simbolica: con l’avvento del meccanicismo e della necessità di dimostrare l’esistenza di un nesso tra causa ed effetto, l’astrologia è stata considerata priva di qualunque fondamento e relegata fra le superstizioni.
Negli ultimi decenni, numerose scoperte nel campo della fisica e della psicologia stanno confermando pressoché tutte le conoscenze contenute nell’astrologia, dimostrando che esistono forze che si muovono dentro l’uomo, nella sua dimensione interiore, e forze che lo trascendono, alle quali è collegato, che non implicano necessariamente la causalità.
«Un essere umano è parte di un tutto che chiamiamo Universo:
sperimenta se stesso, i pensieri e le sensazioni come qualcosa di separato dal resto,
in quella che è una specie di illusione ottica della coscienza.
Questa illusione è una sorta di prigione che ci limita...».
Albert Einstein
Tratto dall'Introduzione di ASTROLOGIA ARCHETIPICA - La Scienza dell'Anima
di Umberto Carmignani e Simone Bongiovanni