Se il Sole rappresenta il progetto di vita, lo slancio energetico, luminoso, caloroso e vitale, un impulso attivo e generativo regolato da lucidità, chiarezza, energia, l’asse dei Nodi Lunari rappresentano invece una componente più profonda, lunare appunto, collegata all’Anima e alla sua memoria più profonda e karmica da una parte (Nodo Sud) e allo scopo evolutivo della propria vita dall’altra (Nodo Nord).
Da un punto di vista tecnico, i Nodi Lunari non sono due pianeti, non sono corpi celesti, bensì due posizioni, due coordinate spaziali che si riferiscono ai punti di intersezione tra l’eclittica (l’orbita apparente del Sole) e l’orbita della Luna: corrispondono anche ai punti di eclissi, quando Sole e Luna si sovrappongono in quella esatta posizione. I piani di questi due percorsi celesti non sono perfettamente paralleli tra loro, bensì s'intersecano l'un l'altro formando un'inclinazione di circa 5 gradi, 8 minuti e 40 secondi. I nodi lunari non sono dei punti fissi sull'Eclittica, la loro posizione muta nel tempo compiendo un giro intero dello Zodiaco in circa 19 anni (moto di nutazione).
Nel Tema Natale generalmente viene indicato il Nodo Lunare Nord, a cui corrisponde un Nodo Lunare Sud diametralmente opposto (ovvero negli stessi gradi del segno opposto): la loro è un’opposizione implicita, in quanto il loro asse viene considerato il percorso evolutivo karmico dell’attuale incarnazione della persona. Come anime infatti “arriviamo” dal Nodo Sud e siamo chiamati ad evolvere, a pagare il nostro debito karmico, a fare una nuova esperienza evolutiva, puntando al Nodo Lunare Nord.
Il Nodo Lunare Sud
Il Nodo Sud si riferisce quindi ad abitudini profondamente radicate nella nostra anima, nella memoria karmica, e il Segno e la Casa in cui si trova, così come un’eventuale congiunzione con un pianeta possono darci indicazioni importanti su ciò che ci viene facile, sugli atteggiamenti che ci appartengono e in cui ci rifugiamo “a colpo sicuro”. Collegandosi alla Luna e alla sua reattività inconscia, il Nodo Sud può anche indicare il nostro istinto, come reagiamo automaticamente alle sfide.
Il Nodo Sud è quello che sappiamo fare meglio, perché l’abbiamo già fatto nella vita precedente, è il passato, il punto di partenza già conseguito e già consolidato. Il Nodo Sud è il simbolo del “passato” dell’individuo: una porta già aperta su di una “stanza” in cui ristagnano le azioni già compiute, le abitudini già assunte in modo inconscio e nelle vite precedenti, il Karma individuale.
Il Nodo Lunare Nord
Il Nodo Nord ad esso opposto rappresenta invece quello che non siamo capaci di fare, quello che forse ci risulta molto difficile, ma certamente è la sfida karmica, l’occasione evolutiva, lo scenario in cui possiamo crescere e acquisire una nuova competenza nel lungo cammino evolutivo verso l’illuminazione.
Può rappresentare anche quello che abbiamo lascito aperto nella vita precedente, o quello che ci è mancato, un debito karmico da saldare o un credito karmico da riscuotere: il Nodo Nord ci indica la Gestalt che dobbiamo chiudere, e in questi termini alcuni autori associano al Nodo Nord anche le ossessioni, o il pensiero ricorrente, ciò a cui (perché ne sentiamo la mancanza e il bisogno) si rivolge la mente.
Il Nodo Nord rappresenta, il possibile futuro: non un futuro già pronto per l’uso, ma da raggiungere con la consapevolezza che porta al progresso personale; una porta da aprire per percorrere un nuovo cammino esistenziale, il Dharma e una nuova visione.
Il processo di Autorealizzazione
Per quel che riguarda il successo e l’autorealizzazione, chiaramente il Sole rappresenta l’Io, l’identità, il Sé autentico, e in esso è contenuto il passato, il presente e il futuro della persona, così come il progetto di vita; i Nodi Lunari, con il loro peso karmico, si inseriscono con una sfumatura più legata al “dovere”, a un incarico spirituale/karmico da tenere ben presente da cui non prescindere. Anche perché, in un certo senso, il Nodo Sud rappresenta il successo che ho già ottenuto in un’altra vita, quello che ho già conseguito, come mi sono già autorealizzato, mentre il Nodo Nord ci suggerisce nuovi modelli di comportamento da acquisire per fare in modo che anche la nostra anima, la parte più spirituale, meno logica e lucida rispetto al Sole, sia concorde e partecipe del processo di vita generale.
La spinta a staccarsi dal passato comprende quindi anche lo staccarsi dal proprio Sé antico, precedente:
- se puntiamo al Nodo Sud, con tutte le nostre resistenze al cambiamento, con la pigrizia nel fare ciò che ci viene facile e comodo, nel ritiro nelle nostre abitudini, facciamo un passo indietro,
- se puntiamo al Nodo Nord, rischiando, accettando sfide, curiosi e stimolati dalla novità e dal cambiamento, facciamo un passo in avanti.
Comprendere i nostri “poli” karmici ci serve anche nell’ascolto dei nostri bisogni, dal momento che tutto quello che è rappresentato da Nodo Sud corrisponde a tutto quello di cui non abbiamo più necessità, mentre del nostro Nodo Nord e di ciò che rappresenta forse neanche ci rendiamo conto di quanto ne abbiamo bisogno e quanto bene ci possa fare lo sforzo e l’impegno per raggiungerlo!
Ovviamente la situazione migliore è trovare l’equilibrio tra il Nodo Nord e il Nodo Sud, tra passato e futuro, tra la saggezza e l’esperienza già vissuta e il nuovo che ci aspetta, tra sicurezze e novità. Il rischio è che, sentendosi comodi con le qualità del Nodo Sud, c’è la tendenza a rifugiarvisi e a non sperimentare le altre opposte (tra l’altro senza nemmeno perfezionare le prime che rimangono incompiute). Lo stesso accade anche quando ci si proietti completamente verso la realizzazione del Nodo Nord, abbandonando il Nodo Sud come fosse qualcosa di negativo da eliminare. Sviluppare le qualità del Nodo Nord, trovando un equilibrio fra queste e quelle del Nodo Sud, porta a una pacificazione interiore, se non addirittura a un senso di pienezza e appagamento.